alephoto85 :endeavourOS: :netbsd: :freebsd: :xmpp:<p>Tratto da "Programmazione elementare in Ruby." scritto da <span class="h-card"><a href="https://items.minimals.org/anzu" class="u-url mention" rel="nofollow noopener" target="_blank">@<span>anzu</span></a></span><br><br>"Abbiamo telefoni intelligenti, tablet o notebook che portiamo ovunque andiamo. I nostri figli li hanno, mini e microcomputer perennemente connessi ad Internet, dove possono fruire più o meno liberamente dei contenuti più disparati.<br>Vietare non è la soluzione, impedirgli di usarli non è la soluzione ma solo un tampone temporaneo che presto imparerà a scavalcare.<br>Si dovrebbe insegnare ai nostri figli, nativi digitali, l’approccio consapevole ed<br>informato.<br>Gli approcci agli insegnamenti informatici vanno rivisti e va rivista l’età in cui iniziare. Le lezioni di avviamento al computer che venivano e vengono utilizzati oggi non sono più adatti per i nativi digitali.<br>Accendere un computer e lanciare una applicazione per i nostri figli è naturale come per noi accedere il televisore e cambiare canale.<br>Usare un gioco, che è un software, è naturale per loro. Passivamente naturale, il mito della interattività è solo un percorso preordinato tra tanti progettati a monte dell’utente e si è passivi nell’illusione di non esserlo.<br>Bisogna passare dalla semplice visione strumentale e alfabetizzazione informatica alla fase di acquisizione delle competenze digitali.<br>Per questo motivo, si dovrebbe insegnare la programmazione dei computer ai bambini in età scolare.<br>Non per creare una generazione di programmatori (come mi si è accusato), ovviamente, ma per rendere delle persone consapevoli ed attive di fronte al mezzo informatico.<br>Programmare un computer è affrontare e risolvere problemi, problem posing and solving, è imparare a ordinare i pensieri per poter realizzare le idee. L’approccio può essere multidisciplinare e il metodo applicabile in molti campi e non necessariamente informatici.<br>Lo studio della programmazione è quindi, oltre alla sua mera applicazione, una<br>formidabile palestra di logica che guida il ragazzo attraverso un percorso che passa per l’analisi, la scomposizione dei problemi, la verifica dei risultati e l’organizzazione del pensiero."<br><br><a href="https://fedi.bobadin.icu/tags/programmazione" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener" target="_blank">#<span>programmazione</span></a> <a href="https://fedi.bobadin.icu/tags/ruby" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener" target="_blank">#<span>ruby</span></a> <a href="https://fedi.bobadin.icu/tags/rubyprogramming" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener" target="_blank">#<span>rubyprogramming</span></a> <a href="https://fedi.bobadin.icu/tags/rubylang" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener" target="_blank">#<span>rubylang</span></a> <a href="https://fedi.bobadin.icu/tags/didattica" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener" target="_blank">#<span>didattica</span></a> <a href="https://fedi.bobadin.icu/tags/informatica" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener" target="_blank">#<span>informatica</span></a><br><br><a href="https://minimalprocedure.pragmas.org/writings/programmazione_elementare_ruby/corso_elementare_ruby.html" rel="nofollow noopener" target="_blank">https://minimalprocedure.pragmas.org/writings/programmazione_elementare_ruby/corso_elementare_ruby.html</a></p>